41° scambio di auguri al San Bernardo!

"Pellegrini di speranza"

Si riaffacciano nella memoria i ricordi dei primi giorni dell’anno al San Bernardo... Quella volta che sulla neve ghiacciata della cima, Luciana, Roberto ed io abbiamo piazzato la tenda il 31 dicembre e abbiamo “dormito” aspettando l’alba del nuovo anno. Quella volta che il sig. Zibetti di Arcisate ha fatto stampare dei foulard con l’immagine della statua di San Bernardo che sono stati distribuiti a tutti quelli che arrivavano in cima. Quella volta che per il 25° sono stati distribuiti i numeri e alla fine una persona di Bisuschio ha vinto il quadro dipinto da artista di Arcisate. Quella volta che è stata messa in palio una coppa per il gruppo più numeroso, vinta dall’Oratorio di Arcisate. Quella volta che eravamo in sei, con una bufera di neve. Quante strette di mano, quanti auguri, quante speranze …. 

Anche quest’anno, per la quarantunesima volta, la tradizione è stata rispettata.

Già alle 7:20 Alessia e Camilla aspettavano nei pressi del monumento ai Caduti di Bisuschio. All’arrivo di Stefano, il gruppo è partito. C’erano anche don Marco ed il suo cane Neve. La poca luce ci permetteva comunque di individuare il sentiero. Sosta alla Cappellina della Madonna dei Monti per togliere gli indumenti più pesanti. Il sole sorge nelle sfumature giallo rosse dell’alba. Non è una bellissima giornata. Il cielo si va coprendo di nuvole e fa il “giusto” freddo. In vetta ci accolgono Maria e Mauro che iniziano a posizionare il tavolo dell’AVIS Valceresio che funge da altare. I presidenti delle Proloco di Arcisate e Bisuschio si stringono la mano e si scambiano gli auguri. Siamo in anticipo, sostituisco il libro di vetta nella base della Statua di San Bernardo e i presenti appongono la propria firma. Nel frattempo arrivano altri valligiani.

Alle 10:00 Don Marco celebra la S. Messa esortandoci ad essere nel 2025 “pellegrini di speranza”. C’è anche una chierichetta con il campanello che lo suona all’elevazione dell’ostia e del calice. L’ultimo canto come consuetudine è “Signore delle cime”. 

Dopo la foto di gruppo è ora di festeggiare, viene stesa la tovaglia e sopra vengono disposte vivande e bottiglie portate dal G.A.M. e da anonimi donatori. Arrivano anche Isidoro e Luisa da Pogliana con pane, salame già tagliati e una caciotta bergamasca. La degustazione è di stimolo alla socialità!

È ora di scendere. Ci si saluta calorosamente, si sparecchia, si pulisce, ci si divide quello che è rimasto da portare a valle e si parte. Anche quest’anno è iniziato bene e auguriamoci che l’anno prossimo siano presenti ancora e sempre più numerosi i “giovani” …