Castagnata G.A.M. 2022 ...
…E finalmente… domenica 16 ottobre
torna la castagnata G.A.M. Lasciati alle spalle gli anni bui dell’ansia, delle
mascherine, della diffidenza, della lontananza tra le persone, finalmente ci si
può rivedere, stare insieme, godere di qualche ora con la mente libera, e la
voglia di ricominciare ad abbracciare gli amici. Quest’anno si va a Dumenza, in
una “Azienda Agricola Agrituristica – Fattoria Roccolo – “ ( Così recita
l’insegna di legno all’ingresso! ) Un’azienda a gestione famigliare, a 900 m. di
altitudine, sul versante nord del monte Lema, a due passi dal confine
Italo/Svizzero di Indemini.
Lasciati andare ( e chi ce la fa a
seguirli? ) gli indomiti camminatori, - che prima di mettere le gambe sotto il
tavolo, non vogliono rinunciare alla scarpinata giornaliera,- noi 48 prenotati,
ci troviamo al parcheggio 2 giugno per usufruire dei passaggi/auto di autisti
volonterosi. Noi quattro fanciulle attempatelle, che ancora, magari, guidiamo
nelle strade conosciute della Valceresio, ma che non abbiamo nel DNA le strade
di montagna…ci accomodiamo belle tranquille sull’auto di Ettore. E’ una bella
giornata di sole, con temperature ancora piacevolissime. La strada, da Ponte
Tresa, ad Agra, agevole e senza traffico. Però… prima del bivio di Agra, si
comincia a vedere un traffico insolito. Famiglie, gruppi di giovani posteggiano
lungo la strada, e a frotte si avviano… dove? Ma alla festa d’autunno della
zucca! Un evento annuale, che richiama turisti da ogni dove. Ci troviamo a
fronteggiare parcheggiatori imbranati, bus navetta che occupano tutta la
carreggiata, vigili che ci fanno girare in percorsi alternativi; perdiamo una
buona mezz’ora a districarci in quel traffico caotico, ma poi finalmente
imbocchiamo la strada verso il Roccolo. Gli ultimi 500 metri di curve strette,
ruote che sfiorano il vuoto (!!!) mi fanno sudare freddo… ma sono seduta
“dietro”, non guardo, e l’arrivo a destinazione, nel prato che fa da parcheggio
all’Agriturismo, è una gioia per gli occhi e il cuore. Scese dall’auto, veniamo
diffidate dal nostro autista: non ci riporterà a casa, se le calzature non
saranno indenni da cacche di mucche, capre, galline…L’Azienda Roccolo, infatti,
affianca l’attività agricola, agli allevamenti che tradizionalmente si praticano
nella valle: suini, animali di bassa corte, capre e mucche, tutte allo stato
brado. Con le dovute attenzioni,
saltellando qua e là sull’erba, ci giriamo a godere dello spettacolare panorama
sulle Valli del Luinese, che da lì si gode. Un trionfo di verde con le macchie
bianche dei paesi disseminati qua e là, accucciati tranquilli a godere la pace e
la natura incontaminata di Valli ancora genuine e selvagge. Un breve tragitto
nel prato, qualche gradino…ed eccoci davanti al nostro Agriturismo. Anche qui è
un incanto: ovunque fiori. Fiori nei vasi, fiori nelle aiuole, fiori rampicanti
sui muri…gerani, fuxie, ortensie, zinnie, ibischi, begonie ormai filanti,
succulente sui davanzali. E poi pergole di uva con i grappoli che ancora restano
a maturare al sole, cespugli di settembrini e di anemoni… L’edificio, che sorge
su un vecchio roccolo, con le pareti esterne dipinte di rosso, ha il fascino dei
vecchi crotti di montagna… con le stanze una in fila all’altra, le scale di
pietra, il camino nel locale d’ingresso.
Mi ricorda ”Da Cionso” caro ad
Arcisatesi e limitrofi!!! Le tavolate per noi del G.A.M. sono distribuite in due
locali attigui, data l’esiguità di spazio. Un po’ penalizzante per la voglia di
stare insieme, e di godere della compagnia di tutti; unica pecca di una
bellissima giornata. Il tempo necessario per aspettare qualche ritardatario (che
come noi si era perso nelle Valli…!), il giusto intermezzo per permettere ai
sempre presenti, attivi, volonterosi soci, di cuocere le castagne nel cortile
esterno; un buon vinello come aperitivo goduto sui tavoli di legno sotto la
pergola…e finalmente… le gambe sotto il tavolo! Un menù tutto di prodotti del
posto: formaggi di mucca e di capra, ricotte, formaggine tipiche, affettati …e
poi polenta divina, bruscitt, arrosto, brasato. Tre tipi di torte, una meglio
dell’altra, per golosi e non. Ovviamente caraffe di vino senza pietà per noi,
che dobbiamo tenere d’occhio i bicchieri degli autisti, al fine di un rientro a
casa indenne! Dopo il caffè, la lotteria con tanti premi in palio. Il primo
premio, un bellissimo orologio offerto dalla gioielleria Micheletti, va ad
Antonella. Ma anch’io, quest’anno, ho la soddisfazione di aggiudicarmi qualcosa…
e non da poco! Un grande cesto pieno delizie per i pomeriggi autunnali che ci
attendono: biscotti, marmellate, thè, cioccolata. Neanche il tempo di smaltire
il lauto pranzo… ed ecco le castagne, calde, saporite, cotte a puntino. E mentre
sulle tavolate si ammucchiano le bucce annerite, il nostro Roberto ( Baio, per
la cronaca! ) impugna la chitarra e trascina tutti nelle canzoni goliardiche e
un po’ fuori dalle righe, che si intonano sempre, in queste occasioni. Un
Roberto al top, incontenibile nelle battute e negli episodi che racconta, così
finalmente possiamo abbandonarci a quelle sane risate che negli ultimi tempi ci
sono mancate.! Terminate le castagne, vuotate le brocche di vinello, assaggiato
grappini e varie per digerire, finalmente si decide di alzarci e di lasciare
quel luogo di delizie…Foto di gruppo all’aperto, con la vallata alle spalle, e
il sole già pallido…gli ultimi saluti agli amici e poi il ritorno al paesello.