Chamois - Cheneil

Quando ho visto sul programma del GAM la gita a Chamois, ho subito pensato fosse la mia gita ideale: Valle d’Aosta/ Valtournenche, comoda funivia fino al paesino, dislivello accettabile per una camminata poco faticosa e tranquilla verso il Lago di Lod…. E poi – dettaglio importante dopo gli anni bui del covid - finalmente… pullman in bella compagnia, con gli amici di sempre.

Come me, altri 42…e allora, alle 6,30 di domenica 27 agosto, tutti presenti, svegli e allegri al parcheggio 2 giugno !

Percorsa senza traffico e intoppi l’autostrada, già all’uscita Chatillon è di nuovo il sogno della montagna… Prati più verdi dei nostri ormai stremati dalla siccità… case tipiche con i tetti in beola e balconi fioriti… boschi e vegetazione che via via prendono la tipica connotazione alpina.

Quasi senza accorgerci, eccoci arrivati all’ ampio parcheggio della funivia del paese di Buisson. Parcheggio e stazione della funivia… nulla più… ma di fronte, tra due cortine verdi di abeti che chiudono il paesaggio; lontana, ma presente, ecco la vetta del Cervino.  Illuminata dal sole del mattino, bella ed elegante, solitaria e maestosa, contro un cielo fortunatamente terso e privo di nuvole. Maurizio acquista per tutti i biglietti della funivia. A piccoli gruppi, con la mascherina ancora d’obbligo, con lo zaino ai piedi per mantenere un minimo di distanza – su precise indicazioni dei gestori – con una breve corsa di 5 minuti e un salto vertiginoso di 250 m, eccoci a Chamois. Situato a 1818 m s.l.m, è il comune più alto della regione ed è l’unico italiano senza automobili.  Un piccolo gioiello incastonato nelle Alpi Pennine. Un borgo minuscolo, ma con tutto il necessario per i pochi abitanti e per i tanti escursionisti che lì approdano: una bella piazzetta con due bar e relativi tavolini all’aperto… il Municipio… la chiesa parrocchiale dedicata a San Pantaleone, un negozietto di generi vari, e poi antiche case rurali, abitazioni in pietra e legno, fienili… ovunque fioriere traboccanti di fiori colorati come solo nei borghi montani è dato vedere.

Riservandoci di passeggiare tra le stradine nel pomeriggio, prima di riprendere la funivia del ritorno, per tutti è chiara la voglia di arrivare al lago di Lod, che si trova ad appena 300 m a nord del paese, ed è raggiungibile facilmente a piedi, - percorrendo facili e ampi sentieri nel verde, percorrendo uno dei tratti più suggestivi della Val d’Aosta, la “gran balconata del Cervino- oppure in seggiovia. Come di consueto, i camminatori (che miravano a superare il lago, e ad arrivare al Colle di Cheneil ) partono di gran carriera e in breve ne perdiamo le tracce.

Il nostro gruppetto (di medie capacità atletiche!), con tutta la calma necessaria per godere dei paesaggi e delle belle chiacchiere in compagnia, si avvia per il lago di Lod. Un bel raccontarci man mano che si procede, con il tempo di ammirare tutto d’intorno…ed ecco, la conca del lago. Un paesaggio da cartolina . Il lago trasparente, con una fioritura di piccoli boccioli rosa sulle rive; una cornice di abeti e larici per ombreggiare tavolini e panche in legno; prati intorno che invitano a picnic sull’erba… due bei ristoranti tipici da cui escono profumi invitanti di piatti semplici, ma dal sapore di montagna. Noi troviamo un posto alla mezz’ombra per vuotare gli zaini e riempire lo stomaco . Antonio offre un vinello di tutto rispetto… ma quasi tutte donne e non abituate…siamo costrette a declinare l’invito.                 

Una passeggiata intorno al lago… una sosta per il caffè… (e lì scopriamo il gruppo dei GAMmisti paciosi, che si stanno godendo polenta e zola, salamelle, golosità varie! ) poi di nuovo in cammino verso Chamois. L’appuntamento per tutti è alla funivia non più tardi delle 17. C’è tutto il tempo di visitare il borgo, (e comprare persino del formaggio d’Alpe tipico del luogo), di sedersi al sole per un’ultima bibita, o un gelato…poi una breve fila per accedere alle cabine del ritorno e arrivare al pullman che ci aspetta. Tutti presenti e puntuali, anche i coraggiosi che hanno raggiunto i 2279 m del colle di Cheneil. Si torna a Bisuschio con negli occhi tanto azzurro e tanto sole..