Ciaspolata a BIEMONTE (BI)

Per ciaspolata s'intende un'escursione con racchette da neve nel rispetto dei dislivelli montani; è, in parole povere, una camminata a mo' di papera sulla neve (le ciaspole ricordano la zampotta di una grossa e grassa papera). Il peso del corpo è distribuito su una maggior superficie, la neve diviene amica, non ci fa sprofondare.

Tempo fa, durante una gita a Bielmonte, forse monte di Biella?, panoramica Zegna, a fine primavera, una amica ed io avevamo scoperto diversi segnalini che indicavano percorsi specifici per racchette da neve. Questa informazione è stata archiviata e ripresa quest'anno, dopo insistenti richieste di soci e simpatizzanti. Detto, fatto. La data è fissata per l'8 marzo ... che festa per noi sedicenti sportive femminucce!

Alcuni di noi hanno già alle spalle ciaspolate amatoriali infrasettimanali organizzate da piccoli gruppi di soci o da altre organizzazioni, ma la veste ufficiale G.A.M. con la rispettiva condivisione rende il tutto superallettante. Altri sono un po' perplessi: non hanno mai calzato ciaspole, come sarà? Il vantaggio di Bielmonte è che si possono noleggiare in loco e questo offre opportunità non da poco: un amore a primo uso cui seguiranno altri usi e l'acquisto di ciaspole proprie o il termine della prova dopo essersi tolta la curiosità.

Per arrivare a Bielmonte si percorre la A26, si esce a Romagnano Sesia, la Panoramica Zegna (oasi naturale in cui è incluso B.) è ben indicata, direzione Trivero.

Quando si entra nell'oasi non scatta il miraggio, è tutto vero.

Già la strada "panor amica" ci apre il cuore, la mente, i sensi: a destra barriere di neve compattata per l'accumulo lasciano intravedere ordinati muretti a pietra viva; a sinistra, quasi un fianco da viale, tigli, carpini e simili si succedono a distanza regolare, si snodano alternandosi.

Purtroppo una densa velatura impedisce di ammirare il paesaggio sottostante, sarà motivo di ritorno a maggioin uno splendido giorno di sole per la fioritura dei rododendri che qui la fanno da padroni.

La pista per le ciaspole ci aspetta precisamente a Bocchetto (valico) Sessera (fiume della valle) a 2 Km da Bielmonte. Questo passo collega la val Sessera con la valle della Strona di Mosso.

Arrivati, troviamo personale gentile che ci indica il percorso semplice per i principianti, quello di mediadifficoltà e l'impegnativo per chi raggiungerà l'alpeggio. Le piste sono tutte sul versante nord per cui,nonostante la quota non particolarmente elevata 1373 slm, garantiscono una bella neve compatta. Grande gioia da parte degli iniziati che, dopo un percorso ripido, ma breve, si ritrovano in cima ad un invitante cocuzzolo con tanto di ristoro, che soddisfazione per la prima volta "racchettati".

Noi proseguiamo entusiasti su un primo tratto ampio e ben battuto, poi ci inoltriamo tra faggete, querceti, castagneti, ruscelli e torrenti dalle stalattiti di ghiaccio; fiabesco, fiabesco, fiabesco.

Unico problema qualche piccolo smottamento da evitare con cautela che costituisce il pepe dell'imprevisto e ci rende "intrepidi" wow. Abbiamo un desiderio da soddisfare tra mito ed avventura: raggiungere la Casa del Pescatore. Edificio in pietra che si presenta dopo due ore di cammino e che delude le aspettative, niente di arcano e/o romito. Qui però le nostre strade si dividono: un gruppo torna alla locanda del Bocchetto Sessera, percorrendo un nuovo tratto di pista, chiudendo così l'anello e l'altro prosegue per l'alpeggio. Ora il dislivello è notevole e fatica fatica. Profumo di resine di pini, abeti, altre conifere e aria più pungente ci solleticano spingendoci sempre più in alto, sempre più in alto verso il pascolo.

Dopo circa un'ora, all'orizzonte non pochi rustici sparsi qua e là, come spesso accade, ma un vero e proprio villaggio di montagna. Piccoli edifici di pietra su due piani con i rispettivi fienili si addossano l'uno all'altro quasi per sostenersi. E' tanto gratificante potersi sedere ed appoggiare "le stanche membra" contro queste pietre millenarie tra neve fresca ad altezza bambino da scuola primaria. Eh sì, un po' bambini ci sentiamo tutti ogni volta che in montagna si raggiunge la meta, si dimentica il peso degli anni, quasi rigenerati.

Questi oggetti ai piedi con i loro colori sgargianti verde acido, arancio acceso, rosso lacca aiutano molto in questo gioco.