Sabato 1 febbraio la serata è EMOZIONE PURA.
Durante un'escursione dell'inverno scorso alla Capanna Merigetto, CAI di Germignaga, di un gruppetto GAMmista, me compresa, ecco l'incontro casuale con Oliviero. Giunge solo, ma ciò che ci sorprende è l'amputazione di un arto inferiore. Noi siamo in pausa pranzo, seduti al sole, tavolo imbandito dopo essere stato liberato da un bello strato di neve, alle spalle stalattiti di ghiaccio: ambiente magico ed incontro magico.
Condividiamo il pranzo e nessuno chiede. Oliviero è già uno di noi, ci racconta con passione di escursioni, arrampicate, avventure montane, amichevolmente, senza protagonismo. Rimaniamo senza parole, umanamente coinvolti tanto, tanto, tanto che, dopo la discesa insieme lungo il crinale ("da qui vedete veramente ciò che ci circonda, meglio che dal sentiero ... tranquilli vi segnalo le difficoltà") e dopo un caffè a Monteviasco, ci diamo appuntamento al Maxi Salone di Bisuschio. Parola data.
Ed ecco questa serata dove amici, simpatizzanti, bisuschiesi sono coinvolti umanamente tanto, tanto, tanto nella voglia di vivere di un normodotato super. Noterella: per non rompere l'incanto, ho evitato di scrivere di incidente stradale, di depressione vinta con grande forza d'animo grazie all'amore per l'alpinismo, di volontà ferrea, di un briciolo di "pazzia", di pregiudizi e di domande inutili.