E…come ho avuto modo di dire negli anni precedenti, anche in questo ottobre chiaro e solatìo, soci e simpatizzanti GAM hanno concluso, con le gambe sotto il tavolo, un anno di scarpinate, di serate interessanti, di giornate amene in buona compagnia. Domenica 14 ottobre, mentre i soliti ( Giovanni, Renato, Gino,… ) armati di padella e legna per il fuoco si apprestavano a cuocere trenta chili di castagne e le pie donne capitanate dalla “first lady” Adelina curavano la rifinitura e l’esposizione dei “canestri” per la lotteria, tutti gli altri erano in altre faccende affaccendati: - Il gruppo dei GAMmisti doc, partito sul presto dal Paesello, si è cimentato nell’ attraversamento del Parco dell’Argentera in pedibus; poca cosa rispetto alle arrampicate dei mesi estivi, ma comunque un modo per tenere alta la bandiera di quelli che non devono chiedere mai. - I GAMmisti semi-doc(tra cui la sottoscritta, che con gli amici di turno è riuscita persino a perdersi tra i vicoli di Cadegliano Viconago…) si sono presentati serafici all’alba delle 11 davanti alla Chiesa di Sant’Antonio – Oratorio medioevale dichiarato Monumento Nazionale con affreschi notevoli appena venuti alla luce- per la visita guidata.
I GAMmisti più paciosi, infine, sono arrivati direttamente al ristorante con un’unica preoccupazione: quella di cercarsi un posto al tavolo.
Tutti contenti, dunque, e pronti alla fatica finale: muovere le ganasce nelle sole attività consentite dalle 12,30 alle 16: rimpinzarsi e chiacchierare con tutti quelli che capitano a tiro. Perché nelle maxi-adunate GAM ci si ritrova tutti, ed è bello sentirsi a proprio agio tra amici. Aperitivo, antipasto, risotto con funghi, brasato e polenta, sorbetto, caffè, grappino…Aiuto!!! Ci sarà posto anche per le castagne? Altroché! Castagne belle cicciotte, saporite, e cotte al punto giusto. Poi l’estrazione della lotteria con VENTISETTE premi favolosi, che hanno accontentato un po’ tutti. Compresi la Roberta e l’Antonio, tornati a casa tronfi col loro bel pacchetto sotto il braccio! Il primo accenno di abbandono della compagnia si è avuto al calar del sole, che per tutta la giornata aveva illuminato lo splendido panorama sul Ceresio. Poi, a malincuore, a due a due, a quattro a quattro…tutti a casa.
Con un’altra bella foto da inserire tra i ricordi più cari, in attesa della Castagnata 2013, quella del cinquantenario. Alla quale, già da ora, siete tutti invitati!